Dolori al tendine d’Achille
Perché si dice che un punto debole è un «tallone d’Achille»?
«Tallone d’Achille» è una metafora molto amata che si usa per definire un punto debole. Ha origine dalla mitologia greca, perché il tallone era l’unico punto in cui l’eroe leggendario Achille poteva essere ferito. Tenendolo per le caviglie, la madre di Achille lo aveva immerso nelle acque di un fiume miracoloso che lo aveva reso invulnerabile. I suoi piedi, però, erano rimasti fuori dall’acqua. Nella guerra contro la città di Troia, Achille fu colpito dalla punta di una freccia al tallone e morì.
Il nostro tendine d’Achille
È il tendine più forte, spesso e grosso presente nel corpo umano. E può diventare un punto debole. Quasi un corridore o una corritrice su due hanno già dovuto confrontarsi con dolori al tendine d’Achille. Durante l’attività sportiva, spesso il tendine d’Achille viene sollecitato troppo, perché è lui che trasmette la forza dalla muscolatura dei polpacci alle strutture ossee del piede. Senza tendine d’Achille non potremmo fare neanche un passo, visto è che solo grazie a lui se possiamo piegare l’articolazione del piede. Il nostro tendine d’Achille è una vera potenza: può sopportare fino a 800 kg di peso. Tuttavia, una sollecitazione eccessiva o comportamenti sbagliati causano dolori al tendine d’Achille, se non addirittura la sua rottura.
I sintomi di un’infiammazione del tendine d’Achille sono dolori al tallone o poco sopra di esso (spesso si manifestano al mattino), indurimenti del tendine, talvolta anche arrossamenti o un aumento della temperatura sull’area infiammata.
Irritazione, infiammazione e infiammazione «cronica» del tendine d’Achille: qual è la differenza?
- In caso di irritazione i dolori compaiono durante uno sforzo fisico, ma poi scompaiono. Il tendine può guarire completamente in tempi relativamente brevi.
- Infiammazione del tendine d’Achille: il tendine si inspessisce e fa male, il dolore non passa subito dopo lo sforzo.
- Se i problemi durano per più di un semestre e il tendine è dolorante anche a riposo, si parla di infiammazione cronica del tendine d’Achille. Nel peggiore dei casi, è addirittura necessario operarlo.
Prevenire un’infiammazione del tendine d’Achille
Secondo la medicina tradizionale, l’alterazione tendinea che si verifica in presenza di un’infiammazione cronica del tendine d’Achille spesso non può essere risolta del tutto. Ecco perché prevenire è sempre meglio che curare, soprattutto quando si tratta del tendine d’Achille. Stiracchiare regolarmente il tendine lo rinforza. Si può cominciare con gli esercizi di stretching anche se c’è già il dolore.
I problemi con il tendine d’Achille sono subdoli e spesso sono parte di un processo che comincia quando si aumenta l’intensità dell’allenamento. Le misure terapeutiche permettono spesso di scongiurare per tempo un peggioramento della situazione.
- Gli esercizi sugli scalini possono aiutare: appoggiate la pianta e le dita del piede su un gradino. Sollevate il tallone e restate in questa posizione per due secondi, poi rilasciate. Ripetete l’esercizio un po’ di volte al giorno.
- «Massaggio» delicato con rulli miofasciali.
- Raffreddare il punto dolorante dà sollievo e stimola la circolazione (borsa del ghiaccio).
- Anche il taping può aiutare il tendine d’Achille.
- Una terapia con onde d’urto migliora la circolazione e lenisce i dolori al tallone.
- Inoltre, anche i gel anestetici sono efficaci.
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