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Rilassamento, coccole, riabilitazione post-parto: informazioni e consigli sul puerperio

Perché il puerperio è così importante? Cosa succede nel periodo successivo al rientro dall’ospedale? La levatrice Kerstin Lüking condivide le sue conoscenze sui processi di riabilitazione, sulla guarigione delle lacerazioni prodottesi durante il parto, sulla cura delle cicatrici e sulla depressione post-partum.

E, all’improvviso, eccolo qui: il bebè, questo piccolo, nuovo esserino.

Di solito si presenta al mondo con i suoi movimenti lenti, rumorini meravigliosamente dolci, a volte anche urla possenti e tanto sonno.

 

Con la nascita, il caldo nido nel grembo materno, che per nove mesi gli era stato tanto familiare, appartiene ormai al passato. Ora è tutto più chiassoso, più freddo, meno accogliente: il bebè deve prima abituarsi a vivere «nella vita», senza la protezione della pancia della mamma.

 

In compenso, ora il contatto con la mamma è diretto; per la prima volta potete guardare il vostro bambino negli occhi, coccolarvi pelle contro pelle. Questo è il momento di conoscersi meglio.

Dopo il parto, tutti i sentimenti sono validi

Forse a questo punto vi sentite sopraffatte da questa enormità di sentimenti. Forse le lacrime scorrono, forse vi sentite piene d’amore, o forse ancora vi sentite un po’ «svuotate». Forse invece ancora non lo sentite, questo grande amore, e avvertite solo i dolori successivi al parto, le paure, le preoccupazioni. Il vostro ruolo di madre? Probabilmente è ancora un’incognita. Anche questo può essere normale.

 

Ci sono tante sfaccettature dell’essere genitori. Siamo tutti diversi e abbiamo esperienze diverse. La gamma di emozioni è estremamente variopinta: durante il puerperio alcune donne sono assolutamente traboccanti d’amore, mentre altre non riescono proprio a capire cosa ci sia di tanto bello in questo momento. Va bene anche così. È giusto provare sentimenti dopo il parto.

Durante la sua carriera di levatrice, Kerstin Lüking ha assistito oltre 4'000 famiglie e, essendo madre di sette figli, lei stessa ha vissuto per sette volte il puerperio. Qui ha raccolto per voi informazioni fondamentali e consigli da non perdere sul periodo che segue il parto.

Benvenuto, caro bebè! E ciao, puerperio: cosa serve a una mamma dopo il parto?

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    Tornare a casa con il bebè: durante il puerperio non è tutto come prima

    Molti genitori non hanno le idee molto chiare sul periodo successivo al parto. E, se ne hanno, di solito pensano che dopo il parto tutto dovrebbe essere come prima. Per lo meno fisicamente.

     

    Le prime due domande che mi vengono rivolte durante le visite a domicilio sono spesso:

     

    «Quando rientrerò nei miei vecchi vestiti?» e «Settimana prossima siamo invitati a un matrimonio, si può fare, no?» o ancora «Ormai è passata una settimana dal parto, ora mia moglie può di nuovo portare il cesto della biancheria in cantina, vero?».


    Io rispondo sempre: «No, non è ancora il momento. E i vecchi jeans dovranno restare nell’armadio ancora per qualche settimana».

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    In genere il puerperio dura dalle sei alle otto settimane

    Per definizione, il puerperio inizia con il parto e di solito dura dalle sei alle otto settimane. Durante questo periodo, le donne dovrebbero riguardarsi, perché il corpo ha bisogno di riposo per rigenerarsi.

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    Nel «peggiore dei casi», paragono un parto a un incidente stradale, dopo il quale non si torna immediatamente alle proprie attività quotidiane, ma magari si va in malattia per qualche settimana.

    Per molte donne, in questo periodo la funzionalità fisica è limitata; le ossa, i muscoli, le lacerazioni causate dal parto fanno male e spesso, all’inizio, risulta difficile camminare in posizione eretta. Continuare a fare quello che si faceva prima è semplicemente impossibile.

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    Prendersi una pausa, farsi viziare, lasciar perdere le incombenze – il corpo ringrazia

    Nei primi giorni e settimane, il corpo ha bisogno di recuperare le forze per poter produrre il latte, se si vuole allattare. Inoltre, per costruire il legame con il bambino è bene eliminare lo stress dalla vita quotidiana.

     

    Tra le levatrici circola una vecchia massima che recita più o meno così: «Sette giorni a letto, sette giorni sul letto e sette giorni intorno al letto» – ed è una massima che a volte vorrei stampare e attaccare sullo specchio del bagno delle mie pazienti, in modo che se lo ricordino sempre e non tornino a svolgere le loro mansioni quotidiane troppo presto per senso del dovere.

     

    Potete tranquillamente farvi viziare, affidare le vostre incombenze a qualcun altro e, per una volta, appendere alla porta il cartello «Chiuso per ferie».

     

    Non è raro che l’organismo reagisca agli eccessi e allo stress con mal di testa, dolori alle ossa, febbre, dolore al seno o al basso ventre: tutti sintomi dell’insorgere di un’infiammazione o di un «ingorgo» mammario o delle lochiazioni che si verificano dopo il parto.

     

    In questo caso, è necessario contattare la levatrice o il medico / la medica il prima possibile.

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    La guarigione delle lacerazioni del parto: ecco cosa sta succedendo al vostro corpo

    La prima lacerazione a guarire è quella all’interno dell’utero, causata dal distacco della placenta.

     

    Le secrezioni di questa ferita sono chiamati «lochi», il processo è quello della lochiazione. Nelle prime settimane, queste secrezioni cambiano colore, quantità e consistenza, fino a esaurirsi completamente dopo circa sei settimane. Il prodotto di secrezione, che dopo il parto contiene molto sangue e appare molto abbondante, con il tempo si trasforma in un fluido chiaro che rispecchia l’avanzamento del processo di guarigione interna.

Suggerimento: una miscela di erbe per rinforzare l’utero

Dopo un cesareo di solito il sanguinamento non è troppo pesante, perché molte secrezioni sono già state aspirate durante il parto. In linea di massima, però, dopo qualsiasi parto consiglio sempre alle donne di assumere una miscela di achillea, alchemilla e borsa di pastore.

 

In questa miscela le tre erbe essiccate sono presenti in quantità uguali. Versate una tazza d’acqua bollente su un cucchiaino di miscela e lasciate in infusione per dieci minuti al massimo. Potete berne due o tre tazze al giorno. Questo infuso ha un effetto rinforzante sull’utero e frena l’emorragia.

Un aiuto contro le lesioni perineali e vaginali

È necessario prestare attenzione anche alle lesioni che possono essersi verificate nell’area perineale e vaginale.

 

Nei primi giorni dopo il parto, è bene evitare di sedersi a gambe incrociate. È una posizione molto amata per allattare a letto: la vedo spesso nelle donne che assisto. Tuttavia, stando sedute in questo modo «tirate» i punti e la superficie della ferita, ostacolandone il processo di guarigione.

 

Affinché i lembi della ferita possano guarire bene, è meglio distendere le gambe e appoggiarle l’una sull’altra. Nei primi giorni è bene evitare di stare troppo tempo sedute.

Esercizi per i piedi, acqua, infusi, cucina casalinga: così recuperate le forze dopo il parto

Per stabilizzare la circolazione, fate dei piccoli esercizi per i piedi che potete svolgere anche a letto: piegate i piedi a martello rivolgendoli verso la punta del naso e poi allungateli in direzione contraria. Ripetete l’esercizio alcune volte di seguito. In questo modo attivate la pompa muscolare del polpaccio e stimolate la circolazione.

Ecco fatto.

 

Inoltre, assicuratevi di bere abbastanza acqua o tisane durante il giorno e di mangiare regolarmente. Una buona alimentazione durante il puerperio non può prescindere dai ricchi piatti della cucina casalinga: spezzatino di manzo, zuppe di pollo, stufati ecc. Queste pietanze danno forza e compensano la perdita di sangue e liquidi durante il parto.

Cannella, cardamomo e zenzero per favorire l’involuzione uterina

Ho sempre avuto un debole per le pazienti di origine araba. In questa cultura, alle puerpere viene dato un budino di cannella cotto. Spezie come la cannella, il cardamomo e lo zenzero riscaldano il corpo e aiutano l’utero a tornare come era prima. 

 

In questo modo, la rapida regressione («involuzione») dell’utero alle sue dimensioni precedenti – circa sette centimetri – è quasi garantita, in un tempo molto breve.

Il puerperio dopo un parto cesareo

Oggi le donne che hanno subito un parto cesareo vengono dimesse dall’ospedale molto rapidamente. Ho visto le puerpere che assisto tornare a sedersi sul divano di casa già dopo due o tre giorni, cosa che a volte mi preoccupa, perché in questo modo è anche più facile che tornino presto a occuparsi dei lavori domestici.

 

Nei primi giorni o addirittura nelle prime settimane, invece, le donne dovrebbero ancora alzarsi appoggiandosi sul fianco con una mano premuta sull’addome, scivolando poi lentamente fino al bordo del letto prima di mettersi in piedi facendo un movimento in avanti. A quel punto, un breve respiro e si può cominciare a camminare.

 

Così facendo è difficile che qualcosa vada storto e le cose miglioreranno di giorno in giorno. Contro i dolori è sempre possibile assumere un antidolorifico. I medicamenti antinfiammatori con effetto decongestionante e analgesico sono compatibili con l’allattamento al seno e, se non si supera la dose consentita, non comportano rischi per il neonato.

 

 

Massaggiare le cicatrici per ammorbidire i tessuti

Dopo circa un mese si può iniziare a massaggiare le cicatrici. Lasciatevi guidare dall’istinto, massaggiando «intuitivamente» il tessuto intorno alla cicatrice. In questo modo allentate le aderenze nel tessuto connettivo e favorite la circolazione sanguigna. Procedete in questo modo ogni giorno fino a quando non sentirete che la cicatrice è più morbida.

Ginnastica post-parto: ecco perché è importante

Dopo il parto si può cominciare relativamente presto a svolgere esercizi soft di ginnastica post-parto. Gli esercizi di stabilizzazione leggeri, in preparazione di un programma di riabilitazione del pavimento pelvico, sono particolarmente importanti e non andrebbero mai trascurati.

 

Oggi moltissime donne hanno problemi al pavimento pelvico, causati dal parto e dai cambiamenti ormonali. Purtroppo, a volte queste problematiche sono anche dovute alla scarsa importanza attribuita al tema della «ginnastica mirata».

Tra l’altro, Visana sostiene la partecipazione ai corsi di ginnastica post-parto con un contributo massimo di 300 franchi.

Anche i corsi sull’allattamento, sull’alimentazione e per il bebè, come il nuoto per neonati, sono coperti dall’assicurazione complementare.

Maggiori informazioni sugli assegni wellness

Depressione post-partum: farsi aiutare è importante

A questo punto vorrei ritornare sull’ultima frase del mio ultimo articolo sul tema del parto in ospedale, e cioè: «Ti amo».

 

Tutto quello che è iniziato in sala parto con sentimenti travolgenti, ormoni della felicità e amore dovrebbe continuare a essere vissuto nel puerperio e, naturalmente, anche oltre.

 

che può essere emozionante e piena di felicità, ma anche di preoccupazioni.

 

Sommati gli uni agli altri, la mancanza di sonno, i cambiamenti ormonali, le preoccupazioni per il bambino o anche per la propria vita possono essere un’enorme fonte di stress. Questo stress si ripercuote sulla relazione e anche sulla psiche. Non è sbagliato chiedere aiuto in queste situazioni.

 

I terapeuti e le terapeute specializzati nel trattamento della depressione post-partum possono fornire un aiuto rapido ed efficace. Approfittate di questo aiuto e ricordate che non siete sole in questa situazione.

 

Infine vorrei ricordarvi un vecchio adagio: «Per crescere un bambino ci vuole un intero villaggio».

 

È un processo che inizia dopo il parto e che in realtà non dovrebbe finire mai. Buona fortuna!

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